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SISTEMI DI PROTEZIONE
La scelta delle componenti riveste una notevole im-
portanza! Non avrebbe infatti senso utilizzare i pan-
nelli fotovoltaici più efficienti del mondo e i migliori
inverter sul mercato, per andare poi a perdere tutti i
vantaggi scegliendo fusibili, portafusibili, connettori
o sezionatori di bassa qualità, che vanno a dissipare
in calore parte della potenza generata dall’impianto.
A cosa servono
Anche se pannelli fotovoltaici e inverter costituisco-
no sicuramente il “cuore” dell’impianto, non vanno
dimenticati tutti quegli elementi che costituiscono il
“sistema circolatorio” dello stesso. Così come il cor-
po umano, per poter funzionare adeguatamente, ha
infatti assoluta necessità che il sistema circolatorio
sia in perfetta efficienza, così anche i componenti
che costituiscono quello che viene definito il “resto
del sistema” dell’impianto fotovoltaico devono esse-
re, a loro volta, in grado di garantire che esso operi
con un elevato livello di efficienza, e quindi devono
essere realizzati in modo specifico per l’utilizzo al
suo interno ed essere costruiti utilizzando materiali e
soluzioni di alta qualità.
Entrando nel concreto dell’impianto, vi sono almeno
due aspetti fondamentali di cui tenere conto:
• la protezione dalle sovracorrenti;
• la protezione dalle sovratensioni.
La protezione dalle sovracorrenti
Verso la fine dell’anno 2010 è stata pubblicata la
normativa internazionale IEC 60269-6 che, finalmen-
te, ha posto la parola fine su ogni dubbio circa il
corretto tipo di fusibile da utilizzare per la protezione
dalle sovracorrenti delle stringhe degli impianti foto-
voltaici. Tale normativa ha infatti introdotto una nuo-
va curva di intervento (oltre alle familiari gG, aM,
ecc.), del tutto specifica per questo tipo di applica-
zione. La nuova curva è stata identificata come gPV,
e pertanto ogni fusibile installato sul lato in corrente
continua (DC) degli impianti fotovoltaici deve appar-
tenere a questa nuova categoria di fusibili. Per quan-
to riguarda la scelta dei parametri elettrici (corrente e
tensione) dei fusibili gPV, possiamo fornire solo delle
indicazioni generali, in quanto le condizioni opera-
tive di ogni impianto fotovoltaico, un po’ come le
partite di calcio, fanno storia a sé. Pertanto, in gene-
rale, la tensione nominale Vn del fusibile a protezio-
ne delle stringhe dovrebbe essere scelta utilizzando
la formula Vn = 1,2 x Voc, dove Voc è la tensione a
vuoto della stringa protetta, a sua volta calcolabile
con la formula Voc (pannello) x N° pannelli in serie.
Sempre in linea generale, la corrente nominale In del
fusibile a protezione delle stringhe dovrebbe essere
scelta in questo modo:
1. fusibili cilindrici gPV (fino a max 25A): In >= 1,3
x Isc, dove Isc è la corrente di corto circuito del
pannello (che è poi uguale a quella della stringa,
essendo i pannelli collegati in serie).
2. fusibili NH gPV (cioè per correnti superiori a 25A,
quindi normalmente utilizzati in quadri di secondo
parallelo): In >= 1,5 x Isc x N° stringhe parallelate
nel quadro di primo parallelo
Una volta ottenuto il valore di In con una delle for-
mule viste sopra, occorre quindi utilizzare un fusi-
bile avente corrente nominale uguale o maggiore
a tale valore. In realtà, occorre anche considerare
attentamente la temperatura dell’ambiente nel quale
i quadri contenenti i fusibili sono inseriti (magari pure
esposti direttamente alla luce solare) perché, nel caso
in cui tale temperatura raggiunga valori superiori a
30°C, diventa necessario aumentare ulteriormente la
corrente nominale del fusibile, ed esistono apposite