28
200KW, il trasformatore di isolamento permette di
gestire il campo fotovoltaico come fosse un sistema
IT oppure di collegare a terra un polo del generatore
stesso: alcune tecnologie utilizzate per la realizza-
zione dei moduli richiedono infatti che il polo positi-
vo degli stessi (o quello negativo in altri casi) sia con-
nesso a terra per mantenere il potenziale delle celle
fotovoltaiche negativo (o positivo) rispetto alla terra
al fine di garantire l’efficienza e la durata dei moduli.
Dimensionamento
In fase di progetto dell’impianto e di scelta dei com-
ponenti costituenti il sistema FV, è necessario verifica-
re la compatibilità tra le caratteristiche elettriche del
generatore FV e quelle del convertitore DC/AC cioè
dell’inverter. I parametri principali di cui dovremo di-
sporre sono per il generatore fotovoltaico la potenza,
la tensione e la corrente prodotta dallo stesso nelle
diverse condizioni di funzionamento.
Per l’inverter avremo bisogno di conoscere:
• l’intervallo MPPT, che è il range di tensione nel
quale l’inverter è in grado di inseguire il punto di
massima potenza;
• la tensione continua massima a circuito aperto;
• la corrente massima in ingresso.
La potenza ideale del generatore fotovoltaico è gene-
ralmente superiore alla potenza massima erogabile
dall’inverter di un 10÷20%, in modo da compensare
la diminuzione della potenza dei moduli FV dovuta
alla sporcizia accumulata nel tempo, alla temperatura
di funzionamento, alle perdite nei cavi e nell’inverter
oltre al degrado prestazionale cui il modulo FV è de-
stinato per invecchiamento. Naturalmente andranno
considerate anche le condizioni d’installazione del
campo stesso (latitudine, orientamento, inclinazione
ecc.). Qualora, in particolari condizioni eccezionali,
la potenza erogabile in rete fosse superiore a quel-
la massima ammessa dall’inverter, quest’ultimo si
auto proteggerà abbassando tale potenza al valore
nominale (o di sovraccarico per un tempo limitato).
Per quanto riguarda la tensione massima a circuito
aperto dei moduli, va ricordato che i valori forniti
dai costruttori sono normalmente riferiti a una tempe-
ratura di 25°C. I moduli FV presentano una tensione
ai loro capi variabile in funzione della temperatura
d’esercizio; più precisamente la loro tensione aumen-
ta al diminuire della temperatura. Ciò implica che
la verifica della tensione massima a circuito aperto
vada effettuata sulla base della minima temperatura
d’esercizio presunta e a tale temperatura, la tensione
dovrà risultare inferiore a quella massima applicabile
all’ingresso dell’inverter.
Per ottenere la potenza desiderata è possibile col-
legare più inverter in parallelo con la rete. In Italia
secondo quanto riportato nella Norma CEI 0-21,
quando la potenza complessiva supera i 6kW, non
è possibile il collegamento in monofase, ed è neces-
sario contenere obbligatoriamente lo squilibrio tra le
fasi entro i 6kW (è facoltà del Distributore elevare la
suddetta potenza fino a 10kW). Utilizzare più inver-
ter significa disporre di più MPPT con il risultato di
poter gestire singolarmente ogni unità, ottimizzando-
ne la configurazione e di conseguenza il rendimento
dell’intero impianto. Inoltre in caso di disservizio di
un inverter, non viene pregiudica l’intera produzione
come nel caso di inverter unico, ma solamente la par-
te coinvolta dal guasto.
INVERTER FOTOVOLTAICI