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200KW, il trasformatore di isolamento permette di 
gestire il campo fotovoltaico come fosse un sistema 
IT oppure di collegare a terra un polo del generatore 
stesso: alcune tecnologie utilizzate per la realizza-
zione dei moduli richiedono infatti che il polo positi-
vo degli stessi (o quello negativo in altri casi) sia con-
nesso a terra per mantenere il potenziale delle celle 
fotovoltaiche negativo (o positivo) rispetto alla terra 
al fine di garantire l’efficienza e la durata dei moduli. 

Dimensionamento

In fase di progetto dell’impianto e di scelta dei com-
ponenti costituenti il sistema FV, è necessario verifica-
re la compatibilità tra le caratteristiche elettriche del 
generatore FV e quelle del convertitore DC/AC cioè 
dell’inverter. I parametri principali di cui dovremo di-
sporre sono per il generatore fotovoltaico la potenza, 
la tensione e la corrente prodotta dallo stesso nelle 
diverse condizioni di funzionamento.

Per l’inverter avremo bisogno di conoscere:

• l’intervallo MPPT, che è il range di tensione nel 

quale l’inverter è in grado di inseguire il punto di 
massima potenza;

• la tensione continua massima a circuito aperto;

• la corrente massima in ingresso.

La potenza ideale del generatore fotovoltaico è gene-
ralmente superiore alla potenza massima erogabile 
dall’inverter di un 10÷20%, in modo da compensare 
la diminuzione della potenza dei moduli FV dovuta 
alla sporcizia accumulata nel tempo, alla temperatura 
di funzionamento, alle perdite nei cavi e nell’inverter 
oltre al degrado prestazionale cui il modulo FV è de-
stinato per invecchiamento. Naturalmente andranno 
considerate anche le condizioni d’installazione del 
campo stesso (latitudine, orientamento, inclinazione 

ecc.). Qualora, in particolari condizioni eccezionali, 
la potenza erogabile in rete fosse superiore a quel-
la massima ammessa dall’inverter, quest’ultimo si 
auto proteggerà abbassando tale potenza al valore 
nominale (o di sovraccarico per un tempo limitato). 
Per quanto riguarda la tensione massima a circuito 
aperto dei moduli, va ricordato che i valori forniti 
dai costruttori sono normalmente riferiti a una tempe-
ratura di 25°C. I moduli FV presentano una tensione 
ai loro capi variabile in funzione della temperatura 
d’esercizio; più precisamente la loro tensione aumen-
ta al diminuire della temperatura. Ciò implica che 
la verifica della tensione massima a circuito aperto 
vada effettuata sulla base della minima temperatura 
d’esercizio presunta e a tale temperatura, la tensione 
dovrà risultare inferiore a quella massima applicabile 
all’ingresso dell’inverter.

Per ottenere la potenza desiderata è possibile col-
legare più inverter in parallelo con la rete. In Italia 
secondo quanto riportato nella Norma CEI 0-21, 
quando la potenza complessiva supera i 6kW, non 
è possibile il collegamento in monofase, ed è neces-
sario contenere obbligatoriamente lo squilibrio tra le 
fasi entro i 6kW (è facoltà del Distributore elevare la 
suddetta potenza fino a 10kW). Utilizzare più inver-
ter significa disporre di più MPPT con il risultato di 
poter gestire singolarmente ogni unità, ottimizzando-
ne la configurazione e di conseguenza il rendimento 
dell’intero impianto. Inoltre in caso di disservizio di 
un inverter, non viene pregiudica l’intera produzione 
come nel caso di inverter unico, ma solamente la par-
te coinvolta dal guasto.

INVERTER FOTOVOLTAICI